
Verso 1:
नमस्ते नरसिंहाय
प्रह्लादाह्लाद-दायिने
हिरण्यकशिपोर् वक्षः-
शिला-टङ्क-नखालये
Traslitterazione:
namas te narasiṁhāya
prahlādāhlāda-dāyine
hiraṇyakaśipor vakṣaḥ
śilā-ṭaṅka-nakhālaye
Traduzione:
"Offro le mie riverenze al Signore Narasimha, che porta gioia a Prahlada e i cui artigli sono come scalpelli sul petto simile a pietra del demone Hiranyakashipu."
Significato:
- Narasimha: La forma del Signore come metà uomo (nara) e metà leone (simha).
- Prahlādāhlāda-dāyine: Narasimha è il donatore di felicità al suo devoto Prahlada, simboleggiando protezione e grazia divine.
- Hiraṇyakaśipor vakṣaḥ-śilā-ṭaṅka-nakhālaye: I suoi artigli sono paragonati a scalpelli che hanno squarciato il duro petto simile a pietra di Hiranyakashipu, il demone che si oppose al dharma (giustizia).
Questo verso evidenzia il ruolo del Signore Narasimha come distruttore del male (rappresentato da Hiranyakashipu) e protettore dei fedeli (Prahlada). La sua forma feroce, in particolare i suoi artigli, è sottolineata come mezzo per distruggere l'arroganza e la crudeltà del demone.
Verso 2:
इतो नृसिंहः परतो नृसिंहो
यतो यतो यामि ततो नृसिंहः
बहिर्नृसिंहो हृदये नृसिंहो
नृसिंहम् आदिं शरणं प्रपद्ये
Traslitterazione:
ito nṛsiṁhaḥ parato nṛsiṁho
yato yato yāmi tato nṛsiṁhaḥ
bahir nṛsiṁho hṛdaye nṛsiṁho
nṛsiṁham ādim śaraṇam prapadye
Traduzione:
"Il Signore Nṛsiṁha è qui, ed è anche là. Ovunque io vada, il Signore Nṛsiṁha è lì. È fuori, ed è dentro il mio cuore. Mi arrendo al Signore Nṛsiṁha, la fonte originale di tutto e il mio supremo rifugio."
Significato:
- ito nṛsiṁhaḥ parato nṛsiṁho: "Narasimha è qui e là," significando che il Signore è onnipresente, presente in tutte le direzioni.
- yato yato yāmi tato nṛsiṁhaḥ: "Ovunque io vada, Narasimha è lì," rafforzando la sua onnipresenza e l'idea che la sua protezione sia costante, indipendentemente dal luogo.
- bahir nṛsiṁho hṛdaye nṛsiṁho: "È fuori, ed è dentro il mio cuore," rappresentando sia la presenza esterna che interna del divino.
- nṛsiṁham ādim śaraṇam prapadye: "Mi rifugio in Narasimha, la fonte originale," sottolineando la resa a Narasimha come l'ultimo protettore e origine dell'universo.
Questo verso esprime la presenza onnipervadente del Signore Narasimha e la completa resa del devoto a lui. Trasmette la convinzione che, ovunque ci troviamo, internamente o esternamente, il Signore è sempre presente per proteggerci e guidarci.
Verso 3:
तव कर-कमल-वरे नखम् अद्भुत-शृङ्गम्
दलित-हिरण्यकशिपु-तनु-भृङ्गम्
केशव धृत-नरहरि-रूप जय जगदीश हरे
Traslitterazione:
tava kara-kamala-vare nakham adbhuta-śṛṅgam
dalita-hiraṇyakaśipu-tanu-bhṛṅgam
keśava dhṛta-narahari-rūpa jaya jagadīśa hare
Traduzione:
"Le Tue mani di loto tengono unghie come meravigliose corna. Con esse, hai strappato il corpo del potente demone Hiranyakashipu, come una vespa schiacciata. O Keshava, che hai assunto la forma di Narahari (metà uomo, metà leone), tutta la gloria a Te, Signore dell'universo!"
Significato:
- tava kara-kamala-vare nakham adbhuta-śṛṅgam: Si riferisce alle unghie divine di Narasimha, che, sebbene feroci, fanno ancora parte delle sue mani simili a loto, simboleggiando sia la distruzione del male che la compassione per i devoti.
- dalita-hiraṇyakaśipu-tanu-bhṛṅgam: Descrive la distruzione di Hiranyakashipu, il cui corpo è paragonato a una vespa, illustrando l'insignificanza del male rispetto al potere del Signore.
- keśava dhṛta-narahari-rūpa jaya jagadīśa hare: Loda il Signore Keshava (Vishnu) che assunse la forma di Narahari (metà uomo, metà leone) per salvare l'universo, proclamando la vittoria al Signore del mondo.
Questo verso celebra la vittoria del Signore Narasimha su Hiranyakashipu, simboleggiando il trionfo del bene sul male. Glorifica la forma unica del Signore e il suo scopo divino nel proteggere l'universo.
Significato generale:
Il mantra loda il Signore Narasimha come il protettore divino e distruttore del male, sottolineando la sua onnipresenza, la sua natura compassionevole verso i suoi devoti (come Prahlada) e il suo potere feroce di annientare le forze del male (come Hiranyakashipu). Il mantra infonde un senso di abbandono, coraggio e devozione, invocando la protezione del Signore sia nel regno fisico che spirituale.
Recitando questo mantra, i devoti esprimono la loro fede nell'onnipresente e onnipotente Signore Narasimha, cercando la sua protezione e grazia in tutti gli aspetti della vita.